Disturbi della personalità
La nostra personalità definisce il modo in cui ci rapportiamo agli altri e con il mondo, il nostro modo di pensare, rispondere, interagire, percepire i vissuti di ogni giorno. Si struttura in base alle esperienze vissute e al temperamento innato dell'individuo. Ogni disturbo di personalità è caratterizzato da una serie di modalità stabili di vedere se stessi, il mondo e le relazioni con gli altri, modalità rigide e pervasive che generano sofferenza alla persona e a coloro che con lei interagiscono. Secondo un'ottica psicoanalitica, la differenza tra un'organizzazione di personalità cosiddetta normale e una patologica sta nel fatto che, la prima, è funzionale alla crescita e allo sviluppo della persona mentre, l'altra, è disfunzionale e porta all'arresto dello sviluppo.
Sono configurazioni originate da condizioni di elevata difficoltà emotiva e disadattamento all'ambiente, a cui l'individuo risponde attraverso modalità relazionali rigide e ripetitive, che però si rilevano autolesive.
Le aree disfunzionali possono interessare il modo in cui la persona percepisce ed interpreta se stessa, le altre persone e le situazioni, l'intensità, la variabilità e l'inadeguatezza delle reazioni emotive, il livello di adattamento sociale nelle relazioni interpersonali, il controllo degli impulsi.
Su questa base, le persone possono manifestare modi di pensare e di comportarsi considerati strani ed eccentrici, come essere eccessivamente sospettose e diffidenti, o provare disagio nelle relazioni affettive, tanto da mostrare distacco o appiattimento affettivo. In altri casi, si può apparire emotivi e drammaticamente esagerati nelle risposte, eccessivi nella richiesta di attenzioni, o anche imprevedibili con condotte che violano i diritti altrui, impulsivi, manipolativi, grandiosi e manchevoli di empatia. In altri casi ancora, si può essere eccessivamente ansiosi e timorosi, con una esasperazione della sensibilità alle critiche, una dipendenza eccessiva e scarsa autonomia, oppure può apparire una preoccupazione eccessiva per ordine e controllo.