Disturbi psicosomatici
La caratteristica principale dei disturbi psicosomatici consiste in un insieme di ricorrenti lamentele fisiche che si manifestano per lungo tempo e portano la persona al continuo consulto di specialisti medici. Si pensa quindi di avere un problema fisiologico risolvibile con esami clinici e farmaci, ignorando invece che la sua natura è di tipo psicologico. Questo tipo di problemi vengono spiegati come un meccanismo difensivo nei confronti di emozioni dolorose e intollerabili, che si traduce attraverso un'espressione diretta del disagio psicologico attraverso il corpo. Risultano infatti scarse le capacità della persona a mentalizzare il disagio psicologico, cioè riconoscere esplicitamente i conflitti interiori e verbalizzare le tensioni emotive. Il disturbo psicosomatico si differenzia dall'ipocondria: in entrambi i casi si tende ad abusare di continui accertamenti specialistici che, nonostante risultino nella norma, non riescono a tranquillizzare l'individuo. Nell'ipocondria, però, la preoccupazione è eccessiva e infondata: vi è la convinzione che qualsiasi sintomo avvertito possa rivelare una patologia; ci si può allarmare se si legge o si sente parlare di una malattia, si possono così amplificare sensazioni che riguardano il proprio corpo o prestare loro eccessiva attenzione, considerandole erroneamente come dei campanelli di allarme. I maggiori disturbi psicosomatici possono interessare qualsiasi parte del corpo.
Respiratori
Tosse, affanno, sensazioni di soffocamento.
Muscolari
Dolore, tensione, affaticamento, rigidità, crampi.
Cardiovascolari
Aritmia e palpitazioni.
Gastrointestinali
Dolore addominale, nausea, stipsi, diarrea, gonfiore.
Dermatologici
Eruzioni, macchie, prurito, psoriasi, alopecia.
Neurologici
Amnesia, perdita di orientamento, difficoltà di concentrazione, emicrania, paralisi.
Urogenitali
Bruciore, contrazioni, difficoltà sessuali.
Sensoriali
Problemi visivi, olfattivi, uditivi, anestesia.